
Le olive cambiano colore, le olive cadono, settembre mostra echi d’estate. Si avvicina la fine della stagione olivicola 2025-2026 (almeno in campo: poi inizierà la fase post-molitura) e con essa aumentano gli interrogativi per gli agricoltori: cosa fare per cercare di recuperare la (purtroppo) poca produzione di quest’annata. Circa la metà delle olive osservate ha subito un cambiamento di colore, tuttavia solo superficiale anche se temperature elevate e condizioni stabili possono determinare una rapida accelerazione del processo. A dispetto di un andamento meteorologico teoricamente favorevole ai parassiti, in particolare alla mosca olearia, nelle ultime due settimane l’attività di ovideposizione riscontrata nell’oliveto dimostrativo è stata nulla e sono risultate assenti anche le altre forme giovanili responsabili dell’infestazione attiva. La produzione è nettamente inferiore a quella dell’anno precedente e i danni dell’attività di Bactrocera oleae sono notevoli, con presenza di livelli di infestazione dannosa molto elevati (nell’ordine del 25-30%); si riscontrano inoltre fenomeni di disidratazione delle drupe, legati all’andamento stagionale che ha visto precipitazioni molto concentrate in alcuni periodi e molto scarse o nulle in altri. Gli ultimi fenomeni significativi sono dell’11 settembre (meno di 5 mm di pioggia) e del 28 agosto (circa 12 mm di pioggia).
Si configura una raccolta molto anticipata con apertura dei frantoi ai primi di ottobre, in linea con una tendenza ormai consolidata negli ultimi anni. Oltre agli aspetti tecnici legati alla maturazione, in linea generale si cercherà di raccogliere quanto prima per poter ottenere un prodotto il più sano possibile ed evitare che il periodo di settembre-ottobre, ancora relativamente caldo e tendenzialmente più umido, possa compromettere la qualità delle drupe.
Nonostante l’ultima settimana sia stata caratterizzata da temperature massime nuovamente oltre i 25 °C, l’attività degli adulti di mosca è stata limitata: il monitoraggio settimanale evidenzia un numero di catture molto ridotto (dati delle trappole Flypack®: A 3, B 0, C 2), in calo rispetto alla scorsa settimana. In modo analogo l’infestazione attiva risulta pari a zero e anche l’infestazione dannosa risulta essere legata alla precedente attività dacica, senza evidenze di nuove infestazioni; solo qualche puntura sterile mostra un livello minimo di attività dell’insetto ma non si è verificato il picco che si riteneva (e si ritiene) potesse essere favorito dall’andamento climatico.
Una possibile spiegazione è data dai livelli di umidità piuttosto contenuti, dalla scarsa idratazione delle drupe e dall’azione attrattiva esercitata dalle trappole adulticide per la cattura massale Delmur Trap Dacus (Sipcam). Nell’oliveto dimostrativo si effettuerà quindi un intervento con cyantraniliprole ed esche attrattive (prodotto commerciale Exirel Bait® ed attrattivo Visarel) nei confronti degli adulti, effettuando il trattamento in banda su una porzione ridotta della chioma e, solo in caso di repentino aumento dell’infestazione tale da superare la soglia di intervento (> 5%), si valuterà se intervenire con un trattamento larvicida “di emergenza”, data la previsione di una raccolta molto anticipata.
SITUAZIONE FITOSANITARIA. Nessuna evidenza di occhio di pavone (Spilocaea oleaginea S. Hughes, 1953), stabili rispetto alle scorse settimane con progressiva cascola delle foglie più vecchie.
Nessuna osservazione di nuovi attacchi su getti giovani del rincote psillide cotonello (Eupyllura olivina) infeudato all’olivo.
Stabili le osservazioni di galle di Euzophera (E. bigella, E. pinguis) all’interno dell’oliveto dimostrativo. La situazione, pur non preoccupante, richiede mantenere alta l’attenzione, tuttavia sono presenti anche galle molto più vecchie, ormai completamente lignificate.
Nessuna ulteriore osservazione di attacchi di margaronia (Palpita unionalis) su germogli isolati.
Nessuna nuova rosura da oziorrinco (Otiorhynchus cribricollis Gyllenhal, 1834) con probabile limitazione legata alle alte temperature.
Sono stati osservati alcuni esemplari erranti di cimice asiatica (Halomorpha hyalis), allo stadio di ninfe e/o giovani adulti (alcuni presenti all’interno delle trappole per il monitoraggio della mosca olearia).
AVVERSITÀ | SITUAZIONE NELL’OLIVETO DIMOSTRATIVO | INTERVENTI PREVISTI |
Tignola dell’olivo | Nessuna presenza di sintomi visibili sulle olivine; segnalata cascola probabilmente legata all’ondata di caldo | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Cotonello | Nessuna presenza rilevata | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Cecidomia dell’olivo | Nessuna presenza rilevata | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Mosca dell’olivo | Attività di volo in leggero aumento (trappola A 3 catture, trappola B 0 catture, trappola C 2 catture con trappole Flypack®); MONITORAGGIO E CAMPIONAMENTO | Proseguire il monitoraggio.
Sostituzione trappole attrattive CONTINUARE CAMPIONAMENTO EFFETTUARE ADULTICIDA VALUTARE LARVICIDA SE IA > 5% |
Cocciniglia mezzo grano di pepe | Nessuna ulteriore osservazione | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Oziorrinco | Nessuna nuova evidenza di rosure o tracce di alimentazione, né presenza di adulti erranti | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Euzophera bigella e E. pinguis |
Rilevati ulteriori due tubercoli oltre a quelli già presenti nelle precedenti settimane; segnalate possibili galle/tubercoli | Monitoraggio con massima attenzione ad aumenti dell’infestazione |
Margaronia | Alcune osservazioni su polloni e succhioni danneggiati da attacchi dell’insetto | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Tripide dell’olivo | Nessuna evidenza di attacchi su piante spia | Monitoraggio, nessun intervento chimico |
Cimice asiatica | Nessuna osservazione | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Cecidomia | Nessuna osservazione | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
In chiusura, segnaliamo che prosegue l’iter legislativo riguardante l’impiego dei droni nella difesa fitosanitaria: secondo fonti diplomatiche interne all’Unione Europea l’obiettivo è di modificare il quadro legislativo attuale entro la fine del 2025.

Olive in fase di invaiatura superficiale

L’aspetto dell’oliveto dimostrativo a settembre 2025

La chioma, un ambiente e un microclima