
Chi immagina l’agricoltura come una distesa pianeggiante, fatta di trattori e automatismi, in Liguria si deve ricredere: qui l’olivo cresce in salita.
La terra si conquista metro per metro, sostenuta da muretti a secco, percorsa a piedi, lavorata a mano.
Fare olio in Liguria è un atto di resistenza. Di poesia. E di fatica vera.
La Liguria non si lascia addomesticare facilmente: è stretta, aspra, spesso inaccessibile. Gli olivi vivono su terrazzamenti antichi, costruiti pietra su pietra per impedire che la terra frani verso il mare. Ogni pianta è raggiungibile solo a piedi. E ogni lavoro, dalla potatura alla raccolta, si fa senza macchine e le condizioni estreme diventano un valore.
Poca terra. Tanta luce. Mare vicino. Vento che asciuga l’umidità. Sono condizioni uniche che mettono in difficoltà l’agricoltore… ma regalano alle olive aromi delicati, altissima qualità.
In Liguria si produce poco, ma quel poco è un concentrato di eccellenza. Dietro ogni bottiglia di Olio DOP Riviera Ligure ci sono mani vere. Famiglie che si tramandano uliveti da generazioni. Produttori che conoscono ogni pianta per nome. Uomini e donne che mantengono il paesaggio e salvaguardano la biodiversità ligure. Senza l’olivicoltura, molti terrazzamenti franerebbero. I muretti crollerebbero. Il paesaggio ligure perderebbe identità e bellezza. Coltivare olivi in Liguria è anche mantenere in piedi un ecosistema fragile e bellissimo.
Quando scegli un Olio DOP Riviera Ligure, non stai solo acquistando un prodotto di qualità. Stai sostenendo una forma rara e preziosa di agricoltura. Una cultura contadina che tiene in piedi un’intera regione.