
Non tutti sanno che dietro una bottiglia di Olio DOP Riviera Ligure ci sono mani, colline, passaggi, attese, regole e gesti antichi. Un olio così non si improvvisa: si costruisce. Passaggio dopo passaggio. Ti portiamo con noi in questo viaggio, dal primo ramo d’ulivo alla bottiglia finale.
Tutto inizia tra i muretti a secco
Gli ulivi liguri non stanno in comode pianure. Crescono sospesi tra mare e cielo, su terrazzamenti costruiti a fatica, scalino dopo scalino. Qui il lavoro è manuale, faticoso, lento. Ma anche pieno di orgoglio. I produttori liguri raccolgono ancora a mano, spesso con reti e pettini, per non danneggiare le olive.
Le olive devono arrivare freschissime in frantoio per poter essere lavorate e fornire in questo modo la mappa sensoriale degli oli Riviera Ligure DOP che variano a seconda della varietà locale. Gli Riviera Ligure DOP – Taggiasca hanno un fruttato leggero – medio, cons entori di mandorla, pinolo, carciofo a cui seguono lievi note di amaro e piccante. tutto in equlibrio.
La regola è chiara: nel tempo più breve possibile dalla raccolta le olive devono essere portate in frantoio e vanno frante. Non possiamo compromettere la qualità della produzione. Nei frantoi della Riviera Ligure, le olive vengono subito defogliate, lavate, macinate e gramolate (lavorate lentamente per separare la pasta oleosa).
Ogni lotto di olio viene analizzato chimicamente (acidità, perossidi…) e assaggiato da panel test ufficiale che ne verificano il profilo sensoriale, con i suoi profumi e sentori. Solo se supera questi test entra è Riviera Ligure DOP.
Solo a questo punto l’olio viene imbottigliato e marchiato con il collarino giallo numerato. Ogni numero corrisponde a una tracciabilità totale: dal campo alla bottiglia.
Ora quell’olio è pronto a finire nei tuoi piatti per esaltarne il gusto. Condimento? No è un racconto agricolo, culturale e umano. E tutto questo è possibile solo grazie alla certificazione DOP, che protegge ogni passaggio.
Quando apri una bottiglia di DOP Riviera Ligure, non apri un generico “olio extravergine di oliva”. Apri un pezzo di Liguria, fatto di tempo, fatica e regole chiare. E sì, anche di passione. Quella vera.