
Oggi mangiare bene non basta. Sempre più persone cercano prodotti buoni, sani, ma anche giusti: per l’ambiente, per i lavoratori, per il territorio.
Ecco perché scegliere un olio DOP – come quello Riviera Ligure – è una presa di posizione.
Ogni bottiglia DOP è controllata lungo tutta la filiera: dalla coltivazione delle olive all’imbottigliamento. Niente scorciatoie, niente blend non dichiarati, niente zone d’origine opache.
Tracciabilità = trasparenza = fiducia.
In Liguria l’olivicoltura è eroica: si lavora a mano su terrazzamenti, spesso senza mezzi meccanici.
Scegliere un DOP significa sostenere famiglie e produttori che rispettano il ritmo della natura, che mettono etica nel lavoro quotidiano. Il disciplinare della DOP Riviera Ligure valorizza solo cultivar autoctone come la Taggiasca (da poco IGP), la Arnasca, la Lavagnina, la Pignola, la Razzola, da sole in purezza o in associazione.
Sostenere questo tipo di agricoltura significa preservare varietà uniche che altrimenti rischierebbero di scomparire come il paesaggio terrazzato dai muretti a secco su sui gli oliveti sono coltivati. I muretti a secco, gli uliveti, i terrazzamenti: sono parte del DNA della Liguria.
Coltivare olivi significa anche manutenere il territorio, combattere l’abbandono dei campi, prevenire frane ed erosione, salvaguardare gli ecosistemi e la biodiversità, non solo olivicola. Comprare l’olio Riviera Ligure DOP aiuta gli olivicoltori, i frantoiani e gli imbottigliatori che sono orgogliosi dell’identità territoriale e della qualità del prodotto. Mantiene comunità di persone, fa vivere un sistema agricolo con la sua cultura e le sue tradizioni. L’Olio DOP Riviera Ligure è anche un simbolo di un modo diverso di produrre, scegliere e consumare.
Quando scegli un olio Riviera Ligure DOP, sostieni un’economia sana, una terra vera, una comunità viva.