
Il mese di giugno inizia con giornate a due facce, spesso calde e umide con temperature massime in aumento alternate a giornate con episodi temporaleschi, anche importanti. A queste fasi umide si alternano giornate molto ventose e in questo contesto nell’oliveto dimostrativo di Lucinasco si è raggiunto l’inizio dell’allegagione, pur in presenza di difformità notevoli all’interno della singola pianta: ci troviamo indicativamente tra la fase BBCH 69 e la fase BBCH 70 (tra allegagione e ingrossamento frutti). Sulla costa l’allegagione è in fase più avanzata mentre in altura si assiste generalmente alla fine della fioritura con un certo ritardo rispetto alle zone più calde.
Solo una piccola parte dei fiori complessivamente presenti sulla pianta diventeranno effettivamente olivine: diversi studi hanno evidenziato una percentuale di allegagione tra l’1 e il 2% del totale. Oltre ai fattori ambientali a influenzare tale fenomeno sono ovviamente i parassiti, tra i quali la tignola (Pray oleae) è uno dei più temuti: tuttavia, rispetto alla scorsa settimana nella quale era stato ipotizzato un trattamento fitosanitario, la situazione appare più tranquilla.
Nelle aree più esposte i frutticini hanno la dimensione di un grano di pepe e, al netto degli episodi di forte vento, lo stress idrico è stato limitato e le temperature, pur con alcuni picchi piuttosto elevati, non hanno raggiunto livelli critici. La citata percentuale dell’1-2% di allegagione, per quanto possa apparire molto ridotta, è in grado di assicurare una buona carica produttiva anche se è ovviamente piuttosto presto per fare valutazioni approfondite.
Nella maggior parte delle infiorescenze si osservano gli stimmi imbruniti e l’ingrossamento della porzione calicina.
La presenza di tignola (generazione antofaga) sulle infiorescenze è in regresso rispetto alla scorsa settimana, probabilmente a seguito della combinazione tra andamento climatico (sbalzi termici, piogge, umidità altalenante), fenologia della pianta (l’aumento delle temperature potrebbe interferire con la sincronia con le fasi fenologiche dell’olivo) e ecologia dell’insetto; in merito a quest’ultimo aspetto va rilevato come il complesso dei parassitoidi (tra i quali spiccano alcune famiglie di insetti quali gli imenotteri braconidi che depongono le uova all’interno delle larve di tignola) e dei limitatori naturali della tignola svolga un ruolo molto importante in merito, ancora in parte da indagare.
Questo equilibrio viene ovviamente alterato nel caso di trattamenti fitosanitari, ai quali è bene ricorrere in caso di necessità, anche a inizio stagione per contenere il potenziale di infestazione.
SITUAZIONE FITOSANITARIA. Massima attenzione alla presenza di foglie colpite da occhio di pavone (Spilocaea oleaginea S. Hughes, 1953), al momento circoscritta alle foglie più vecchie.
Gli attacchi del rincote psillide infeudato all’olivo cotonello (Eupyllura olivina) osservati nelle scorse settimane sono quasi completamente esauriti, con rarefazione delle secrezioni cerose e delle fumaggini.
Il forte aumento di tignola dell’olivo (Prays oleae) segnalato la scorsa settimana si mostra in regresso, senza aumento delle ragnatele sericee a carico delle infiorescenze prodotte dalla generazione antofaga (che vive a carico dei fiori) i cui adulti appena sfarfallati depongono le uova sulle infiorescenze. Si conferma che nelle prossime settimane (prima dell’indurimento del nocciolo) si valuterà se intervenire con prodotti a base di azadiractina A (prodotto commerciale Oikos alla dose di 150 ml in 150 litri di acqua per ettaro; il numero massimo di trattamenti ammessi all’anno è pari a 2), formulato che agisce per ingestione e contatto e dotato di azione sistemica, efficace anche nei confronti della mosca olearia e della cecidomia o, in alternativa, sono impiegabili anche i prodotti a base di Acetamiprid (prodotto commerciale EPIK SL, attivo principalmente per ingestione anche nei confronti di altri parassiti con apparato boccale pungente-succhiante) e a base di Cyantraniliprole (prodotto commerciale Exirel® 2025 autorizzato in deroga dal 7 aprile al 4 agosto 2025 per uso su tignola e sputacchina dell’olivo).
Le catture di adulti di mosca olearia sono prossime allo zero (attenzione: si procede alla sostituzione delle trappole Flypack® che hanno esaurito la loro capacità attrattiva, indicata pari a 180 giorni).
Si segnalano infine sintomi di carenza di ferro, meno evidenti rispetto alla scorsa settimana, legati alla forte spinta di crescita vegetativa (collegata anche alla disponibilità idrica) e alla fioritura, per i quali si valuterà entro la prossima settimana l’opportunità di un Intervento nutrizionale.
In merito alla nutrizione, si interverrà entro la metà del mese con la distribuzione dei prodotti biostimolanti da distribuire al terreno e per via fogliare (focus specifico nella prossima pillola).
AVVERSITÀ | SITUAZIONE NELL’OLIVETO DIMOSTRATIVO | INTERVENTI PREVISTI |
Tignola dell’olivo | Elevata presenza di sintomi visibili della generazione antofaga (ragnatele sericee sulle infiorescenze) | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Cotonello | Secrezioni cerose sulle infiorescenze in diminuzione, presenza comunque limitata e poco significativa (colatura dei fiori quasi non rilevabile) | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Cecidomia dell’olivo | Nessuna presenza rilevata | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Mosca dell’olivo | Attività di volo pressoché nulla (trappola A 0 catture, trappola B 0 catture, trappola C 1 catture con trappole Flypack®) | Proseguire il monitoraggio.
Sostituzione trappole attrattive |
Cocciniglia mezzo grano di pepe | Rilevate sporadiche presenze, poco significative, rilevati alcuni scudetti (femmine) isolati | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Oziorrinco | Non sono state rilevate evidenze di rosure o tracce di alimentazione, né presenza di adulti erranti | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Euzophera bigella e E. pinguis |
Non rilevati ulteriori tubercoli oltre a quelli già presenti nelle precedenti settimane (rilevazione sospetta su oliveto vicino in fase di verifica) | Monitoraggio con massima attenzione ad aumenti dell’infestazione |
Margaronia | Non presenti ulteriori gallerie su foglie, presenza estremamente limitata negli ultimi anni | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Tripide dell’olivo | Rilevati 4-5 attacchi sull’intero oliveto, a carico delle foglie con deformazioni della lamina (presenti antagonisti naturali) | Monitoraggio, nessun intervento chimico |

Fioritura e allegagione