
La fase della fioritura è ormai conclusa e nell’oliveto assistiamo alle fasi dell’allegagione e dell’inizio dell’ingrossamento dei frutti. Il rapido innalzamento delle temperature dell’ultima settimana ha favorito questi processi e ha limitato fortemente l’azione dei parassiti precedentemente segnalati, segnando di fatto l’inizio della fase estiva del ciclo, in anticipo rispetto al solstizio d’estate che apre l’estate astronomica. Le temperature massime si sono assestate stabilmente oltre i 24 °C (con punte di 28 °C) mentre le temperature minime si sono mantenute tra i 16 e 18 °C: non ancora notti tropicali (ovvero con temperature notturne superiori ai 20 °C) ma poco ci manca. La buona dotazione idrica del terreno ha garantito condizioni idonee per la fioritura e l’allegagione, ancora difficile da valutare data la presenza degli invogli fiorali disseccati sulle infiorescenze che stanno progressivamente cadendo. I parassiti osservati nelle scorse settimane hanno ridotto la propria presenza a livelli tollerabili; in questo momento la pianta ha una forte richiesta di elementi nutritivi, in particolare microelementi che possono essere apportati con concimazioni (in particolare con prodotti contenenti fosforo e microelementi) o trattamenti con corroboranti.
Questa settimana provvederemo alla sostituzione delle trappole a feromoni impiegate per il monitoraggio e la cattura massale della mosca olearia, del tipo Flypack® con durata della capacità attrattiva pari a 180 giorni: i dispositivi, costituiti da un erogatore di feromone e da una bustina imbevuta di insetticida di contatto (sostanza attiva deltametrina) racchiusi in un contenitore a cono che impedisce la risalita degli insetti. L’uso di questa tipologia di dispositivi ci consente di seguire costantemente l’andamento delle popolazioni della mosca e individuare le principali fasi del ciclo biologico dell’insetto.
I frutti appena formati non sono ancora ricettivi all’attacco degli adulti di Bactrocera oleae; rispetto alla situazione delle scorse settimane sono pressoché scomparsi gli individui di cotonello (Euphyllura olivina) e sono fortemente diminuite le ragnatele sericee della generazione antofaga della tignola (Prays oleae), fortemente limitati dall’innalzamento delle temperature che si prevedono in ulteriore rialzo dovuto all’azione dell’anticiclone africano. Numerosi modelli confermano che l’estate 2025 sarà caratterizzata da anomalie di temperatura significative.

Anomalia di temperatura media mensile a 2 metri, prevista per i prossimi mesi (https://www.arpa.piemonte.it)
In questi giorni è opportuno procedere alla distribuzione di biostimolanti per favorire l’accrescimento del frutto, a base di alghe (con elevati contenuti in carbonio organico e sostanza organica, amminoacidi e altre sostanze ad azione ormonica dei vegetali, ad esempio Algaman) e di consorzi microbici della rizosfera (batteri, funghi: Bio Trix Powder) da distribuire in chioma, data la grande richiesta di nutrienti della pianta in questa fase fenologica.
SITUAZIONE FITOSANITARIA. Le foglie più vecchie colpite da occhio di pavone (Spilocaea oleaginea S. Hughes, 1953) sono in gran parte cadute mentre le alte temperature paiono limitare la diffusione dell’infezione.
Gli attacchi del rincote psillide infeudato all’olivo cotonello (Eupyllura olivina) osservati nelle scorse settimane sono quasi completamente esauriti, con rarefazione delle secrezioni cerose e delle fumaggini.
La tignola dell’olivo (Prays oleae) appare in ulteriore regresso, senza aumento delle ragnatele sericee a carico delle infiorescenze prodotte dalla generazione antofaga (che vive a carico dei fiori) i cui adulti appena sfarfallati depongono le uova sulle infiorescenze.
Le catture di adulti di mosca olearia sono prossime allo zero (attenzione: sono state sostituite le trappole Flypack® che hanno esaurito la loro capacità attrattiva, indicata pari a 180 giorni).
La strategia di difesa nei confronti della mosca olearia si basa sul monitoraggio e sulla tempestiva individuazione delle finestre temporali utili per il monitoraggio; come già avvenuto lo scorso anno la strategia si basa sulla possibilità di impiego di insetticidi da distribuire a bassissimo volume, in banda, abbinati ad esche attrattive (Exirel Bait® e Visarel); dato il forte potenziale produttivo sia della campagna in corso che di quella precedente (con molte olive rimaste in campo, sulle parti esterne della chioma) o a terra la popolazione dell’insetto potrebbe essere consistente, dato però non corroborato dal plateau raggiunto dalle curve di volo che hanno mostrato popolazioni molto contenute (ampiamente ricomprese entro la soglia di intervento).
AVVERSITÀ | SITUAZIONE NELL’OLIVETO DIMOSTRATIVO | INTERVENTI PREVISTI |
Tignola dell’olivo | Rarefazione della presenza di sintomi visibili della generazione antofaga (ragnatele sericee sulle infiorescenze) | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Cotonello | Secrezioni cerose sulle infiorescenze in diminuzione, presenza estremamente limitata (colatura dei fiori quasi non rilevabile) | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Cecidomia dell’olivo | Nessuna presenza rilevata | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Mosca dell’olivo | Attività di volo pressoché nulla (trappola A 0 catture, trappola B 0 catture, trappola C 1 catture con trappole Flypack®) | Proseguire il monitoraggio.
Sostituzione trappole attrattive |
Cocciniglia mezzo grano di pepe | Nessuna presenza rilevata | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Oziorrinco | Non sono state rilevate evidenze di rosure o tracce di alimentazione, né presenza di adulti erranti | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Euzophera bigella e E. pinguis |
Non rilevati ulteriori tubercoli oltre a quelli già presenti nelle precedenti settimane (rilevazione sospetta su oliveto vicino in fase di verifica) | Monitoraggio con massima attenzione ad aumenti dell’infestazione |
Margaronia | Non presenti ulteriori gallerie su foglie, presenza estremamente limitata negli ultimi anni | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Tripide dell’olivo | Rilevati 1-2 attacchi sull’intero oliveto, a carico delle foglie con deformazioni della lamina (presenti antagonisti naturali) | Monitoraggio, nessun intervento chimico |

Attacco di tripide su foglie di olivo