
Esaurite le fasi di fioritura e allegagione, in questo periodo in oliveto si assiste all’ingrossamento dei frutti che nelle aree più esposte hanno raggiunto un terzo delle dimensioni finali nonché all’inizio della formazione del nocciolo.
La settimana è stata caratterizzata da temperature massime che si sono stabilizzate tra 28,5 e 30 °C e da notti piuttosto calde, tropicali, con temperature che non sono mai scese al di sotto dei 20 °C. L’oliveto dimostrativo mostra un certo ritardo rispetto alle zone costiere; si è assistito ad un breve raffrescamento domenica 22 legato ad un breve episodio temporalesco.
Le prime impressioni sull’allegagione sono state confermate dalle osservazioni di campo di questa settimana tra ridotta e media, pur con una certa disomogeneità anche a livello di singola pianta; il fattore determinante è stato sicuramente l’andamento climatico; il vigore vegetativo continua a essere buono e la richiesta di elementi nutritivi, importanti in questo periodo di formazione del frutto, può essere sostenuta anche attraverso la distribuzione di prodotti specifici con acidi umici, fulvici e amminoacidi vegetali.
Si sta procedendo anche alla piena messa in opera dell’impianto di irrigazione attraverso la pulizia della vasca di accumulo e al collegamento della tubazione di mandata alle diverse linee (una linea corrisponde grosso modo ad una fascia), così da poter intervenire tempestivamente (indicativamente a metà luglio).
La carenza di elementi nutritivi, in particolare di azoto, è strettamente legata al loro assorbimento che dipende dalle condizioni del suolo: nel periodo estivo accade frequentemente che vi sia una insufficiente umidità del terreno e pertanto, anche in caso di presenza in quantità adeguate, l’assorbimento e la traslocazione nella pianta possono essere fortemente ridotte. La riduzione dell’assorbimento è legata anche alle condizioni di stress idrico determinate dalle ondate di calore che possono portare alla chiusura degli stomi (le aperture presenti sulla pagina inferiore delle foglie) e quindi riducono l’acqua evo-traspirata con conseguente minore richiesta alle radici. Ancora tutta da valutare la cascola dei frutti abortiti che sarà oggetto delle prossime osservazioni.
In questa fase di accrescimento del frutto (fase BBCH 70-71) si può procedere alla distribuzione di biostimolanti a base di alghe con elevati contenuti in carbonio organico e sostanza organica, amminoacidi e altre sostanze ad azione ormonica dei vegetali (ad esempio Algaman) e di consorzi microbici della rizosfera (batteri, funghi: Bio Trix Powder) da distribuire in chioma, data la grande richiesta di nutrienti della pianta in questa fase fenologica.
Nell’oliveto è stato eseguito lo sfalcio della componente erbosa per limitare la competizione nutrizionale ed idrica, mantenendo l’altezza di taglio a circa 5 cm dal terreno per evitare di danneggiare lo strato superficiale.
I lavori di rifacimento e sistemazione dei muri a secco che prevedono la ristrutturazione di circa 30 m2 di muri in pietra, elementi tipici del paesaggio rurale tradizionale, sono quasi giunti al termine, consentendo di mantenere la perfetta efficienza dell’oliveto.
SITUAZIONE FITOSANITARIA. Gli attacchi di occhio di pavone (Spilocaea oleaginea S. Hughes, 1953) risultano stabili rispetto alle scorse settimane senza particolari evoluzioni; alcuni limitati ingiallimenti fogliari potrebbero essere legati ad un principio di stress idrico e al conseguente calo dell’assorbimento dell’azoto.
Si conferma che gli attacchi del rincote psillide cotonello (Eupyllura olivina) infeudato all’olivo e della tignola dell’olivo (Prays oleae) osservati nelle scorse settimane sono quasi completamente esauriti, con rarefazione delle secrezioni cerose delle fumaggini e delle ragnatele sericee a carico delle infiorescenze prodotte dalla generazione antofaga della tignola (che vive a carico dei fiori) i cui adulti appena sfarfallati depongono le uova sulle infiorescenze.
Le catture di adulti di mosca olearia rilevate in data odierna sono estremamente basse (1 solo individuo catturato). In questa fase le olivine in accrescimento sono ancora poco o per nulla attrattive nei confronti dell’insetto poiché il momento chiave per l’attrattività è legato all’indurimento del nocciolo, anche se nelle scorse stagioni in oliveti vicini sono stati osservati attacchi anche in fasi precedenti; le trappole attrattive Flypack® sono state sostituite; la loro durata garantita dalla ditta produttrice è pari a 180 giorni.
IMPORTANTE: dalle prossime settimane verrà avviato il campionamento delle olive al fine di determinare il grado di infestazione.
Non sono state rilevate altre situazioni degne di nota.
AVVERSITÀ | SITUAZIONE NELL’OLIVETO DIMOSTRATIVO | INTERVENTI PREVISTI |
Tignola dell’olivo | Nessuna presenza di sintomi visibili sulle olivine | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Cotonello | Nessuna secrezione cerosa sulle infiorescenze in diminuzione, presenza estremamente limitata | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Cecidomia dell’olivo | Nessuna presenza rilevata | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Mosca dell’olivo | Attività di volo pressoché nulla (trappola A 1 catture, trappola B 0 catture, trappola C 0 catture con trappole Flypack®) | Proseguire il monitoraggio.
Sostituzione trappole attrattive DA LUGLIO: CAMPIONAMENTO |
Cocciniglia mezzo grano di pepe | Nessuna presenza rilevata | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Oziorrinco | Non sono state rilevate evidenze di rosure o tracce di alimentazione, né presenza di adulti erranti | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Euzophera bigella e E. pinguis |
Non rilevati ulteriori tubercoli oltre a quelli già presenti nelle precedenti settimane | Monitoraggio con massima attenzione ad aumenti dell’infestazione |
Margaronia | Nessuna presenza rilevata, presenza estremamente limitata negli ultimi anni | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Tripide dell’olivo | Rilevati alcuni sintomi a carico delle foglie con deformazioni della lamina (presenti antagonisti naturali) | Monitoraggio, nessun intervento chimico |

Monitoraggio e campionamento, le due attività fondamentali

Ingrossamento dei frutti, si nota la completa caduta dei residui fiorali