
Lo scenario di Ferragosto ci riporta alla prima fase della stagione, caratterizzato da una forte ondata di calore che ha portato le temperature fino a 36 °C il 13 di agosto (dati rete OMIRL, stazione di Bestagno), in aggiunta a livelli di umidità relativa crescenti, il tutto dopo una fase (luglio) nella quale le temperature massime erano scese e lo scarto positivo rispetto alla media del periodo si era ridotto o addirittura invertito. Queste condizioni sono sfavorevoli allo sviluppo di tutti i parassiti (sia fungini/batterici che animali/insetti) ma acutizzano lo stato di stress nel quale si trovano gli oliveti che ha determinato diverse fasi di cascola fisiologica che rappresenta una probabile risposta adattativa delle piante alle condizioni estreme.
L’olivo si trova nella fase fenologica compresa tra l’ingrossamento della polpa e l’inizio dell’inolizione, la carica produttiva è bassa e in molti oliveti della zona è segnalata assenza di produzione.
Nell’oliveto dimostrativo, oltre alla consueta attività monitoraggio e campionamento settimanale, sono state installate le trappole per la cattura massale degli adulti di mosca olearia per l’avvio di una nuova fase di test e prove.
Lo sviluppo dei principali parassiti dell’olivo appare limitato sia delle condizioni meteorologiche (temperature molto elevate e “notti tropicali” con minime che restano al di sopra dei 20 °C) sia dai trattamenti fitosanitari effettuati, in particolare nei confronti della mosca olearia (Bactrocera oleae) che hanno contenuto lo sviluppo della seconda generazione estiva.
Le osservazioni settimanali a carico degli adulti della mosca mostrano una ripresa e una successiva depressione dell’attività (dati catture: A7, B5, C0) che trova riscontro nell’assenza di ovideposizioni rilevate con il campionamento dei frutti (assenza di uova e larve di prima e seconda età vive, a fronte di elevati valori di infestazione dannosa con vistosi danni alle drupe); questi dati sono da correlare all’efficacia dei trattamenti e al forte rialzo termico.
La mosca olearia resta il parassita chiave (key pest); sono state osservate anche femmine di cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia oleae).
Nell’ottica di una gestione sempre più completa e sostenibile dei parassiti in questi giorni abbiamo provveduto all’installazione di trappole adulticide “attract & kill” Delmur Trap Dacus (Sipcam) che combinano l’attrazione cromatica (le mosche sono attratte dal colore giallo) con quella dell’esca interna, dotata di elevata persistenza (fino a 180 giorni). I dispositivi presentano una conformazione particolare che impedisce la fuoriuscita degli insetti una volta entrati.
Questo tipo di approccio richiede l’installazione di almeno 50 dispositivi (trappole) ad ettaro che, nelle nostre condizioni di coltivazione, possono essere ricondotte all’installazione di almeno una trappola ogni due piante così da consentire una copertura omogenea dell’areale; la parte superiore del dispositivo è cosparsa di deltametrina, insetticida della classe dei piretroidi che agisce per contatto (classe IRAC: 3A, modulatori dei canali del sodio) e manifesta elevato potere abbattente. Lo scopo principale di questa tecnica di lotta è la riduzione del numero di adulti e conseguentemente dell’impatto della successiva generazione e richiede di operare su superfici significative (almeno 7.000 m2 – 1 ettaro) e può essere integrato con altre tipologie di intervento, quali ad esempio i trattamenti larvicidi, posizionando le trappole sui rami terminali a 1,40-1,80 metri da terra nella zona della chioma più esposta al sole.
Si ribadisce ancora una volta che anche a fronte di una carica produttiva ridotta rispetto a quella 2024-2025 è comunque necessario prevedere alcuni interventi fitosanitari almeno a carico degli adulti, garantendo così sia condizioni di minore pressione fitosanitaria per la stagione in corso e per quella successiva e, aspetto spesso sottovalutato, garantendo una minore pressione dell’insetto a livello dell’areale. OLTRE CHE ALLA PROPRIA SITUAZIONE, RAGIONARE ANCHE IN TERMINI DI TERRITORIO aiuta a ridurre e a contenere la problematica. L’obiezione di costi elevati a fronte di un raccolto scarso o addirittura assente è ampiamente superabile: a titolo di esempio, mentre ovviamente la riflessione sui trattamenti larvicidi richiede valutazioni di dettaglio a livello di singolo oliveto, i trattamenti adulticidi in banda che vengono effettuati nell’oliveto dimostrativo richiedono attrezzature molto semplici, quantità di prodotto insetticida e di acqua estremamente contenute e tempi di lavoro estremamente ridotti.
SITUAZIONE FITOSANITARIA. Gli attacchi di occhio di pavone (Spilocaea oleaginea S. Hughes, 1953) risultano stabili rispetto alle scorse settimane con progressiva cascola delle foglie più vecchie.
Nessuna osservazione di nuovi attacchi su getti giovani del rincote psillide cotonello (Eupyllura olivina) infeudato all’olivo.
Stabili le osservazioni di galle di Euzophera (E. bigella, E. pinguis) all’interno dell’oliveto dimostrativo. La situazione, pur non preoccupante, richiede di innalzare il livello di attenzione; sono presenti anche galle molto più vecchie, ormai completamente lignificate.
Nessuna osservazione di ulteriori attacchi di margaronia (Palpita unionalis).
Nessuna nuova rosura da oziorrinco (Otiorhynchus cribricollis Gyllenhal, 1834 con probabile limitazione legata alle alte temperature.
Sono stati osservati alcuni esemplari erranti di cimice asiatica (Halomorpha hyalis), allo stadio di ninfe e/o giovani adulti (alcuni presenti all’interno delle trappole per il monitoraggio della mosca olearia).
AVVERSITÀ | SITUAZIONE NELL’OLIVETO DIMOSTRATIVO | INTERVENTI PREVISTI |
Tignola dell’olivo | Nessuna presenza di sintomi visibili sulle olivine; segnalata cascola probabilmente legata all’ondata di caldo | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Cotonello | Rilevate due secrezioni cerosa sulle infiorescenze in diminuzione, presenza estremamente limitata | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Cecidomia dell’olivo | Nessuna presenza rilevata | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Mosca dell’olivo | Attività di volo in leggero aumento (trappola A 7 catture, trappola B 5 catture, trappola C 10 catture con trappole Flypack®); PROBABILE BLOCCO ATTIVITÀ PER TRATTAMENTI E ALTE TEMPERATURE | Proseguire il monitoraggio.
Sostituzione trappole attrattive CONTINUARE CAMPIONAMENTO EFFETTUATO ADULTICIDA EFFETTUATO LARVICIDA PROGRAMMARE INTERVENTO |
Cocciniglia mezzo grano di pepe | Alcune osservazioni su pagina inferiore delle foglie | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Oziorrinco | Nessuna nuova evidenza di rosure o tracce di alimentazione, né presenza di adulti erranti | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Euzophera bigella e E. pinguis |
Rilevati ulteriori due tubercoli oltre a quelli già presenti nelle precedenti settimane; segnalate possibili galle/tubercoli | Monitoraggio con massima attenzione ad aumenti dell’infestazione |
Margaronia | Nessuna nuova osservazione di polloni e succhioni danneggiati da attacchi dell’insetto | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Tripide dell’olivo | Rilevati attacchi su piante spia, in aumento | Monitoraggio, nessun intervento chimico |
Cimice asiatica | Osservati alcuni esemplari adulti erranti | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Cecidomia | Nessuna osservazione | Monitoraggio; nessun intervento chimico |

Olive su porzione della chioma, si notano anche danni da mosca

Trappola Delmur Trap Dacus – montaggio

Trappola Delmur Trap Dacus – installazione