Primavera – estate  2020: l’oliveto si presenta in condizioni ottimali

Primavera del tutto particolare nell’Oliveto della Riviera Ligure.

La situazione sanitaria nazionale ha di fatto reso possibile azioni limitate, mentre l’attenzione dei media era catturata anche dalla Natura che si riprendeva spazi. Gli animali selvatici hanno senza dubbio avuto la meglio per un certo periodo.

Nell’Oliveto della Riviera Ligure, in ogni caso, si è lavorato per tempo.

La prima azione utile è stata quella di una concimazione abbastanza precoce, effettuata con un complesso di ammendanti in cui è importante l’azione di azoto e potassio, ma anche di vari microelementi. Di fatto, una soluzione già scelta nella precedente stagione, rivelatasi efficace e da definirsi “nutrimento e mantenimento”. Peraltro, l’assorbimento delle sostanze nutritive è stato favorito da una valida piovosità primaverile.

L’oliveto si presenta in ottima forma: ci sono infatti tutte le condizioni per avere un’ottima annata. La fioritura è stata positiva un po’ dovunque in Liguria ed una buona allegagione. Si prevede un’annata di “carica”, ma bisogna continuare a lavorare.

Durante la fioritura si è provveduto ad una concimazione fogliare con boro, onde favorire l’allegagione e quindi la formazione dei frutticini. In effetti le piccole drupe sono ormai formate e si osservano a lungo gli alberi, in ogni dove olivato.

Nell’Oliveto della Riviera Ligure si mantengono buone pratiche di coltivazione. L’impatto è sempre manuale. È il caso dell’ultimo atto ad estate già iniziata, con una segagione con decespugliatore, onde mantenere il terreno pulito: in effetti l’erba era ovunque alta, favorita da piogge primaverili generose. In più sono stati eliminati i succhioni dal ciocco dell’albero, incanalando così il nutrimento verso la dimensione produttiva delle piante.

A questo punto la stagione è ormai all’esordio: si parla di quel che si nota di luogo in luogo, ma, come è noto, le primee conclusioni si traggono “al calare dai prati”, quel momento di fine settembre in cui un tempo (e anche oggi, anche se in misura minore) i pastori scendevano dagli alpeggi con le loro greggi. Insomma, inizia una fase di attesa attiva.

Ci siamo quasi: mancano quattro mesi all’olio nuovo DOP Riviera Ligure!