
Le temperature in aumento e la fase di tempo stabile, interrotta solo da sporadici (per quanto violenti) temporali portano ad una situazione fitosanitaria più tranquilla sia rispetto a quelle delle scorse settimane sia rispetto allo scorso anno mentre risulta in aumento la possibilità di forti stress idrici. Gli olivi nell’oliveto dimostrativo mostrano un buon vigore vegetativo grazie alla buona dotazione idrica dell’inverno-primavera 2025 che riesce a sostenere la forte richiesta da parte delle piante.
All’abbondante fioritura e alla successiva allegagione, appena terminate, segue una fase di primo ingrossamento dei frutticini che mostra un carico di olivine che appare quantificabile tra scarso e medio, probabilmente in ragione delle piogge in fioritura e delle alte temperature raggiunte nell’arco di poco tempo che hanno condizionato tali processi, già difficili nel caso dell’olivo e della Taggiasca.
Prosegue l’allestimento dell’impianto di irrigazione che ha visto la posa delle tubazioni di minore dimensione (collegate a quelle principali) e la sistemazione di buona parte degli erogatori. I principali sensori dei parametri ambientali sono attivi e si sta completando la loro configurazione, soprattutto in termini di fruibilità dei dati. Tali attività rientrano in un progetto sperimentale denominato DRUPE che mira a capire se si può giugnere ad una più veloce e accurata raccolta di dati in grado di fornire informazioni e consigli all’olivicoltore.
Queste prime considerazioni sui livelli di allegagione si sommano alle osservazioni legate alla presenza di parassiti (in particolare la mosca olearia) sulle olive che non è stato possibile raccogliere nella campagna 2024-2025 perché site in posizioni difficilmente raggiungibili o perché cadute a terra, all’interno delle quali trova rifugio la mosca olearia. Nonostante ci si aspettasse quindi una presenza molto più importante dell’insetto, l’attività di monitoraggio ha evidenziato livelli molto contenuti di catture. Il tipo di trappole utilizzate combina l’effetto attrattivo del feromone con quello dell’esca alimentare capace di attirare sia maschi che femmine, restituendo una stima più precisa dell’andamento della popolazione.
Al momento il primo trattamento previsto con cyantraniliprole da distribuire in banda su una porzione limitata della chioma, abbinato ad un prodotto ad azione attrattiva (Exirel Bait® e Visarel) viene ulteriormente rinviato, mantenendo la massima attenzione ai risultati del monitoraggio e all’andamento climatico.
Data la grande richiesta di elementi nutritivi da parte della pianta, questo è un buon periodo per procedere alla distribuzione di biostimolanti per favorire l’accrescimento del frutto (fase BBCH 70-71), a base di alghe (con elevati contenuti in carbonio organico e sostanza organica, amminoacidi e altre sostanze ad azione ormonica dei vegetali, ad esempio Algaman) e di consorzi microbici della rizosfera (batteri, funghi: Bio Trix Powder) da distribuire in chioma, data la grande richiesta di nutrienti della pianta in questa fase fenologica.
Proseguono i lavori di rifacimento e sistemazione dei muri a secco che prevedono la ristrutturazione di circa 30 m2 di muri in pietra, elementi tipici del paesaggio rurale tradizionale.
SITUAZIONE FITOSANITARIA.
Gli attacchi di occhio di pavone (Spilocaea oleaginea S. Hughes, 1953) risultano stabili rispetto alle scorse settimane senza particolari evoluzioni.
Gli attacchi del rincote psillide cotonello (Eupyllura olivina) infeudato all’olivo e della tignola dell’olivo (Prays oleae), osservati nelle scorse settimane, sono quasi completamente esauriti, con rarefazione delle secrezioni cerose delle fumaggini e delle ragnatele sericee a carico delle infiorescenze prodotte dalla generazione antofaga della tignola (che vive a carico dei fiori) i cui adulti appena sfarfallati depongono le uova sulle infiorescenze.
Le catture di adulti di mosca olearia rilevate in data odierna sono pari a zero; le trappole attrattive Flypack® sono state sostituite; la loro durata garantita dalla ditta produttrice è pari a 180 giorni.
Non sono state rilevate altre situazioni degne di nota.
AVVERSITÀ | SITUAZIONE NELL’OLIVETO DIMOSTRATIVO | INTERVENTI PREVISTI |
Tignola dell’olivo | Rarefazione della presenza di sintomi visibili della generazione antofaga (ragnatele sericee sulle infiorescenze) | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Cotonello | Secrezioni cerose sulle infiorescenze in diminuzione, presenza estremamente limitata (colatura dei fiori quasi non rilevabile) | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Cecidomia dell’olivo | Nessuna presenza rilevata | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Mosca dell’olivo | Attività di volo nulla (trappola A 0 catture, trappola B 0 catture, trappola C 0 catture con trappole Flypack®) | Proseguire il monitoraggio.
Sostituzione trappole attrattive |
Cocciniglia mezzo grano di pepe | Nessuna presenza rilevata | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Oziorrinco | Non sono state rilevate evidenze di rosure o tracce di alimentazione, né presenza di adulti erranti | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Euzophera bigella e E. pinguis |
Non rilevati ulteriori tubercoli oltre a quelli già presenti nelle precedenti settimane | Monitoraggio con massima attenzione ad aumenti dell’infestazione |
Margaronia | Nessuna presenza rilevata, presenza estremamente limitata negli ultimi anni | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Tripide dell’olivo | Rilevati alcuni sintomi a carico delle foglie con deformazioni della lamina (presenti antagonisti naturali) | Monitoraggio, nessun intervento chimico |

Sistemazione dell’impianto di irrigazione e dei gocciolatori

Allegagione terminata, primo ingrossamento dei frutti e presenza dei residui fiorali