
La fase di tempo instabile che ha caratterizzato buona parte del mese di maggio prosegue e mostra ancora una volta valori piuttosto estremi con episodi grandinigeni (Ventimiglia), cumulate di pioggia molto che raggiungono un quarto della piovosità annuale in 48 ore (Finalese) alternati a brevi fasi prettamente estive con valori di temperatura elevati (nell’ordine dei 22° in valle Impero) ma inferiori ai valori raggiunti verso la metà del mese, confermando tuttavia l’anomalia termica (compresa tra +3 e + 4 °C di temperatura massima, dati CREA – Rete IPhen, 2025) rispetto alla media 1991-2020.
L’olivo si trova nella fase fenologica dell’apertura dei primi fiori, seppure con notevole difformità nell’ambito delle diverse parti della chioma. Le zone meglio esposte mostrano un 25-30% di fiori aperti (BBCH 63) mentre quelle più ombreggiate sono ferme alla piena distensione delle mignole (BBCH 59). Le piogge avranno un’influenza rilevante sulla vitalità del polline e sulla ricettività dell’ovario dei circa 500.000 fiori che una pianta di olivo può produrre.
I modelli previsionali indicano che al termine di questa fase di instabilità legata al susseguirsi di ingressi di correnti artiche in quota seguirà una fase dominata dall’anticiclone africano con temperature che potranno raggiungere i 28-30 °C. Si prefigura una situazione di stress durante la fioritura che potrebbe determinare una colatura dei fiori e una difficoltà nell’impollinazione.
In questi giorni nell’oliveto dimostrativo sono stati osservati alcuni attacchi di cotonello (Eupyllura olivina), rincote psillide infeudato all’olivo che si nutrono della linfa su infiorescenze e sui frutticini in formazione e si caratterizzano per la produzione di una abbondante produzione cerosa che li protegge dall’insolazione diretta ma che può anche determinare la comparsa di fumaggini.
Questo insetto viene comunemente considerato un parassita secondario e, al momento, tale lo consideriamo nell’oliveto dimostrativo. Proprio in questi giorni in Spagna si assiste ad un acceso dibattito sulle ripercussioni del divieto di utilizzo di prodotti fitosanitari (in primis il dimetoato, attraverso il mancato rinnovo dell’autorizzazione europea con il Reg. UE 1090/2019) che determinerebbe un aumento degli attacchi di parassiti finora considerati di limitata importanza.
Nel nostro caso una corretta gestione della chioma con potature bilanciate e una nutrizione equilibrata hanno finora consentito di mantenere un buon arieggiamento della chioma senza grandi ripercussioni sui parassiti secondari (cocciniglia cotonosa, cotonello, cocciniglia mezzo grano di pepe, ecc.). Il mantenimento di un buon equilibrio generale e di un ecosistema relativamente poco perturbato mantengono tali infestazioni a livelli ampiamente accettabili, sia dal punto di vista ecologico che economico.
Tuttavia, è necessario mantenere elevato il livello di attenzione e monitorare attentamente la situazione, considerando una soglia di intervento pari a 2,5-3 ninfe (forme giovanili) ogni 100 mignole. Non si prevedono interventi chimici di controllo ma nel caso si rendessero necessari si potrebbero impiegare sostanze attive quali l’azadiractina (sostanza di origine naturale), oli minerali, prodotti a base di deltametrina (piretroide che agisce per ingestione e contatto).
SITUAZIONE FITOSANITARIA. Circa i parassiti fungini non vi sono al momento evidenze di rogna mentre si rileva un incremento di foglie colpite da occhio di pavone (Spilocaea oleaginea S. Hughes, 1953) per cui si valuta la possibilità di un intervento a base di rame al termine della fase perturbata, al fine di evitare il dilavamento del prodotto causato dalle forti piogge.
La presenza di insetti parassiti risulta ancora limitata. Le catture di adulti di mosca olearia sono prossime allo zero (attenzione: si procederà alla sostituzione delle trappole Flypack® che hanno esaurito la loro capacità attrattiva, indicata pari a 180 giorni).
Il trattamento adulticida con Exirel Bait Olivo con applicazione localizzata “in banda” (striscia) viene rinviato alla fine della fase perturbata.
AVVERSITÀ | SITUAZIONE NELL’OLIVETO DIMOSTRATIVO | INTERVENTI PREVISTI |
Tignola dell’olivo | Assenza di sintomi visibili (ragnatele sericee sulle infiorescenze) – inizio attività della generazione antofaga che si nutre a carico dei fiori | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Cotonello | Presenti ulteriori secrezioni cerose sulle infiorescenze, presenza comunque ancora limitata e poco significativa (colatura dei fiori quasi non rilevabile) | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Cecidomia dell’olivo | Nessuna presenza rilevata | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Mosca dell’olivo | Attività di volo pressoché nulla (trappola A 0 catture, trappola B 0 catture, trappola C 1 catture con trappole Flypack®), probabilmente legata al perdurare delle precipitazioni e al rialzo termico | Proseguire il monitoraggio, in valutazione il tipo di intervento da effettuare entro fine maggio a carico degli adulti ovideponenti. Sostituzione trappole attrattive
Predisporre il piano di lotta |
Cocciniglia mezzo grano di pepe | Rilevate sporadiche presenze, ancora poco significative, rilevati alcuni scudetti (femmine) isolati | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Oziorrinco | Non sono state rilevate evidenze di rosure o tracce di alimentazione, né presenza di adulti erranti | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Euzophera bigella e E. pinguis |
Non rilevati ulteriori tubercoli, oltre a quelli già presenti nelle precedenti settimane | Monitoraggio con massima attenzione ad aumenti dell’infestazione |
Margaronia | Non presenti ulteriori gallerie su foglie, presenza estremamente limitata negli ultimi anni | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Tripide dell’olivo | Rilevati 4-5 attacchi sull’intero oliveto, a carico delle foglie con deformazioni della lamina (presenti antagonisti naturali) |
Monitoraggio, nessun intervento chimico |

Cocciniglia mezzo grano pepe (al centro), tripide (sulla sinistra), minatrice fogliare (in alto a destra)