
Aprile 2025: all’apparenza un normale inizio di primavera, in realtà l’ennesimo periodo di estremi.
Questa fase del 2025 si mostra a due facce, una mite e l’altra fortemente perturbata: una lunga fase perturbata ha visto importanti accumuli idrici in tutte le stazioni della Liguria che hanno raggiunto i 354 mm in pochi giorni (poco meno di metà della pioggia cumulata di un anno rispetto alle serie storiche!) si è alternata ai primi assaggi di caldo vero, con picchi veramente notevoli alternati a temperature leggermente inferiori alla norma. Nelle vallate imperiesi il picco di piovosità è stato meno marcato rispetto a quello di altri areali liguri: i dati sono comunque impressionanti ed evidenziano per la valle Impero 140,20 mm di pioggia rispetto ad una media storica di 25,34 mm (incremento del 457%), mentre nei bacini del Nervia e delle Bormide si sono raggiunti valori addirittura superiori.
L’indice SPI (Standardized Precipitation Index) elaborato da ARPAL Liguria consente di definire lo stato di siccità in funzione della pioggia caduta, misurandone il deficit per diversi intervalli temporali (da 1 a 12 mesi); queste elaborazioni mostrano come per i vari intervalli da 1 a 6 mesi siano previste condizioni di umidità moderata, senza quindi episodi importanti di siccità.
(per approfondire: https://www.arpal.liguria.it/tematiche/meteo/pubblicazioni-bis/riepiloghi-mensili/2025-riepiloghimensili.html/).
La potatura è stata ultimata da poco, in leggero ritardo rispetto alle previsioni, attraverso un intervento di media intensità effettuato a carico di tutti gli esemplari, mantenendo la forma di allevamento delle piante vicina a quella riconducibile al vaso libero. Si sta valutando l’opportunità di un trattamento a base di rame per limitare la diffusione della rogna, senza dimenticare l’effetto sui batteri simbionti della mosca dell’olivo (ca Erwinia dacicola che interviene nello sviluppo degli stadi larvali).
Gli olivi dell’oliveto dimostrativo si trovano nella fase fenologica della distensione delle mignole (BBCH54) che, rispetto al 2024, si mostra in leggero ritardo mentre nelle zone costiere della Liguria di ponente si è prossimi all’apertura dei fiori.
La fase dell’apertura dei fiori risulta particolarmente delicata e caratterizzata da vari fenomeni di cascola che portano dapprima alla caduta dei fiori imperfetti, di quelli non fecondati e successivamente dei fiori con ovario fecondato ma abortito (fenomeno dell’aborto ovarico), in rapida successione e spesso sovrapposti tra loro anche in ragione della collocazione dei fiori nelle diverse porzioni della chioma, più o meno esposte al sole. In questo periodo la maggiore o minore radiazione solare, in particolare la componente ultravioletta UV-B, potrà determinare condizioni di stress a carico sia della fenologia dell’olivo che sulla quantità dei fiori prodotti e sulle loro caratteristiche (numero di fiori per infiorescenza, dimensione complessiva e delle singole componenti, inibizione della crescita del tubulo pollinico).
In questo contesto l’attività dei principali parassiti dell’olivo è ricominciata, in particolare i voli della mosca monitorati anche quest’anno con le trappole attrattive Flypack® di Serbios sono aumentati progressivamente dal mese di aprile, con dati paragonabili a quelli del 2024 (ricordiamo che l’inverno 2023-2024 fu particolarmente mite). Inoltre l’elevata produzione di olive 2024/2025 fa sì che siano rimaste più olive sulle piante, in particolare nelle zone più esterne e meno raggiungibili della chioma, che una volta cadute a terra possono essere colonizzate dalla mosca e contribuire ad un incremento della popolazione dell’insetto.
Come anticipato nelle scorse settimane, la strategia antidacica che si intende attuare richiede un monitoraggio costante dell’andamento dei voli al fine di individuare il momento più opportuno per eseguire il primo trattamento adulticida a dosi ridotte e con l’ausilio delle esche proteiche su una piccola porzione (striscia della chioma).
I risultati sono stati finora incoraggianti in quanto hanno consentito di attuare un buon contenimento del parassita sia nella stagione 2023/2024 (oltre al trattamento con esche adulticide è stato effettuato un solo intervento larvicida) che 2024/2025 (sono stati effettuati solo interventi con esche adulticide).
A questo proposito, nella prossima pillola approfondiremo il tema delle autorizzazioni di emergenza fitosanitaria e della disponibilità di prodotti per l’olivo.